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Il SIAM Denuncia le Gravi Carenze nella Gestione delle Missioni Internazionali: Lettera al Ministro della Difesa

19-07-2024

Info: tempo di lettura 7 minuti

Onorevole Ministro della Difesa,

Il SIAM ha ricevuto numerose segnalazioni dai suoi iscritti riguardo a problematiche legate alla gestione delle missioni internazionali da parte dell'Ufficio Amministrazioni Speciali (U.A.S). In particolare, si evidenzia la mancata concessione degli anticipi previsti per le missioni presso le Agenzie NATO/RAMI.

Secondo le informazioni in nostro possesso, il personale inviato all'estero nel mese di luglio non ha ricevuto gli anticipi di denaro necessari per coprire le spese di viaggio e le prime incombenze burocratiche, né l'anticipo per il ricongiungimento familiare.

L'anticipo previsto per queste missioni è di 3000 euro e comprende viaggio e sistemazione, oltre a un ulteriore anticipo per il ricongiungimento familiare (biglietti aerei per coniugi e figli).

Il personale interessato ha riportato una totale mancanza di comunicazioni da parte dell'U.A.S, poiché nessuno risponde né alle e-mail né alle chiamate telefoniche, lasciando il personale in una situazione di incertezza e costringendolo a far fronte alle spese con risorse personali, spesso superando i 5000 euro.

Riteniamo inaccettabile inviare il personale senza un'adeguata assistenza economica e senza fornire informazioni precise. Inoltre, da informazioni ottenute casualmente, la risposta ricevuta in merito agli anticipi è stata semplicemente: "non ci sono i soldi".

Vorremmo portare alla Sua attenzione che molti disagi sono dovuti alla totale mancanza di uffici e personale dedicati a fornire assistenza e informazioni adeguate al personale destinato all'estero in ogni minimo aspetto della missione come la ricerca di un alloggio, pratiche burocratiche di residenza presso i comuni, autorizzazioni , contratti di affitto, utenze, informazioni su scuole ed asili magari in convenzione ed altro ancora.

Invece oggi il personale deve organizzarsi autonomamente per quanto riguarda alloggio, caparra, vitto, utenze, scuole, asili e assistenza sanitaria per tutta la durata della permanenza all'estero, senza alcun supporto da parte dell'amministrazione facendosi carico di tutto e questo non fa altro che aumentare stress e disagi di vario tipo.

Questo è in netto contrasto con quanto accade in altre forze armate europee che offrono uffici di welfare, assistenza e risorse specifiche per affitti, auto, utenze e rientri in patria.

È inaccettabile che i nostri militari, oltre a dover affrontare importanti cambiamenti nella loro vita privata e nuove difficoltà economiche, debbano preoccuparsi anche di trovare un alloggio e firmare contratti, anticipando somme ingenti di denaro per garantire un tetto alla propria famiglia. Il trattamento riservato ai nostri militari inviati all'estero è, in molti casi, poco decoroso dovuto anche alle attuali indennità giornaliere non più adeguate ai tempi e che andrebbero riviste poiché insufficienti a sostenere l’alto costo della vita di certi Paesi notoriamente più alta rispetto all’Italia.

Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge una scarsa attenzione da parte della Direzione del personale militare AM che emette con grande ritardo telegrammi di trasferimento in patria al termine della missione di 3/4 anni lasciando il personale nel dubbio fino all’ultimo di dove dover andare a vivere dopo la missione.

Concorderà con noi che anche questo è un atteggiamento totalmente inadeguato e lesivo della dignità del personale che presta servizio per il nostro paese presso importanti organismi internazionali.

Onorevole Ministro, chiediamo un Suo intervento autorevole affinché vengano immediatamente ripristinati gli anticipi sui fogli di viaggio esteri, e che vengano liquidati i fogli di viaggio per coloro che sono partiti senza aver ricevuto alcun anticipo, costretti a richiedere prestiti finanziari o aiuti familiari.

Inoltre le chiediamo l’opportunità di istituire un apposito ufficio che si occupi degli aspetti logistici che riguardano il personale inviato all’estero in modo da dare loro la massima attenzione, informazioni e precise indicazioni su come muoversi prima e una volta arrivati a teatro in modo da rendere più agevoli le operazioni di trasloco e trasferimento delle famiglie.

Il SIAM si rende disponibile a collaborare con il Dicastero per rivedere questo sistema di gestione ormai obsoleto e che non fornisce alcun supporto al personale militare.

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