SIAM critico sulla nuova MIM: Non ci siamo!
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Il SIAM ha ricevuto numerose segnalazioni di profondo malcontento da parte dei propri iscritti in merito alla circolare applicativa della "Manifestazione di Interesse alla Movimentazione" (MIM) per il 2025.
La MIM è uno strumento che permette ai Sottufficiali e Graduati di esprimere le proprie preferenze geografiche per l'impiego. Tuttavia, la circolare attuale presenta criteri di adesione che penalizzano significativamente molti interessati, in particolare coloro che necessitano di maggiore tutela.
Nello specifico, la circolare esclude dalla partecipazione alla MIM i militari che hanno presentato domanda o sono già in assegnazione temporanea ai sensi dei paragrafi 4 e 7 della Direttiva DIPMA UD-001 (esigenze particolari di natura privata, L. 104/1992, D.Lgs. 267/2000, L. 86/2001 e D.Lgs. 151/2001). Inoltre, per coloro che si trovano in "lista d'attesa" ai sensi del paragrafo 7, la partecipazione è limitata a comuni diversi da quelli già richiesti.
Ulteriore elemento di penalizzazione e discriminazione è la perdita dell'anzianità di reparto per chi ha usufruito del trasferimento temporaneo (paragrafi 4 e 7), con l'obbligo di maturare nuovamente il periodo minimo di servizio (3 o 5 anni) per poter partecipare alla MIM.
Il SIAM ritiene tali criteri inaccettabili, in quanto penalizzano proprio il personale al quale la stessa legge italiana riconosce maggiori tutele. Sebbene sia plausibile la disposizione di scomputare il periodo di servizio temporaneo dal calcolo della permanenza nel reparto, è incomprensibile la negazione della possibilità di presentare domanda di MIM e l'azzeramento del periodo di servizio antecedente il trasferimento temporaneo.
Pertanto, il SIAM ha scritto ai Vertici per chiedere che i militari che abbiano presentato domanda di trasferimento temporaneo, che siano in lista di attesa o che ne stiano fruendo, possano presentare la MIM per i comuni che desiderano. In aggiunta abbiamo chiesto che venga eliminato il requisito della maturazione del periodo minimo di servizio presso l'Ente, ovvero che nel calcolo dell'anzianità di Reparto si tenga conto del servizio prestato prima del trasferimento ai sensi dei paragrafi 4 e 7.
Inoltre, onde evitare una sperequazione di trattamento del personale, il SIAM ha chiesto anche di:
- ridurre l'importanza del parametro "D" (distanza chilometrica tra l'attuale sede e la sede desiderata dall'interessato) nel calcolo del punteggio per la graduatoria finale dei partecipanti, a favore dell'anzianità di servizio;
- considerare il parere del Comandante come "Non vincolante", poiche', se la movimentazione di un singolo militare potesse realmente compromettere i compiti istituzionali dell'Ente, ciò indicherebbe una gestione errata dell'impiego del personale, che non può penalizzare i militari stessi;
- specificare le sedi disponibili nell'Area Roma (e non dei generici settori) nel Piano di alimentazione;
- estendere la partecipazione alla MIM ai militari con più di 56 anni (la cui prossimità alla pensione dovrebbe essere requisito preferenziale) e al personale che frequenta corsi per cambio di Categoria/Specialità/Qualifica;
- escludere l'utilizzo di qualifica e giudizi dei documenti caratteristici come strumenti punitivi;
- movimentare il personale utilmente collocato in Lista Ordinata anche senza specifiche abilitazioni/capacità professionali e requisiti aggiuntivi peculiari, che possono essere acquisiti successivamente alla movimentazione;
- movimentare il personale in Lista Ordinata anche in caso di prossima ed imminente riorganizzazione/soppressione dell'Ente cedente e/o ricevente;
- computare nell'anzianità di reparto il servizio prestato in altro Ente a seguito di trasferimento d'autorità, concorso interno o soppressione/rilocazione/riorganizzazione;
- eliminare il criterio degli anni minimi di servizio da prestare presso l'attuale Ente in caso di trasferimento per soppressione/rilocazione/riorganizzazione della base;
- pubblicare la Lista Ordinata definitiva sull’applicativo HR-IO, con nominativi, punteggi e indicazione del nuovo Ente di assegnazione, al fine di assicurare la trasparenza della graduatoria.
Infine, il SIAM ha segnalato il grave disappunto del personale per la "clausola di salvaguardia" che limita la MIM per i "Manutentori Aeromobili" impiegati sui sistemi d'arma. Pur comprendendo l'esigenza di tutelare gli investimenti in formazione e addestramento della Forza Armata, tale misura crea una disparità tra il personale. La clausola in parola impedisce al personale manutentore di accedere alle stesse opportunità di impiego dei colleghi. I militari altamente specializzati vengono confinati in poche sedi per l'intero arco della vita lavorativa, limitandone le opportunità di ricongiungimento familiare.
Il SIAM continuerà a seguire le procedure di movimentazione in oggetto e a dare voce alle richieste dei propri iscritti, affinché l' Amministrazione si impegni fattivamente a coniugare gli interessi della Forza Armata con le esigenze del personale.
