Licenza straordinaria per malattia: lo SMA ci dà ragione e bacchetta i comandi
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Alcuni mesi fa abbiamo scritto allo SMA per richiedere un intervento che garantisse la corretta applicazione della norma per l'attribuzione della licenza straordinaria nei reparti insistenti sul sedime aeroportuale di Pratica di Mare.
Al rientro da un periodo di malattia che precede giorni festivi o non lavorativi, il personale militare dell'aeroporto viene considerato d’ufficio ancora in licenza straordinaria fino al giorno precedente il rientro in servizio, prolungando in questo modo il periodo di straordinaria oltre quanto stabilito dal medico che ha rilasciato il certificato, includendo eventuali festivi e non lavorativi. Una modalità di applicazione della direttiva che procede da tempo immemore, tanto da essere oramai considerata indubbiamente conforme alla norma.
Il SIAM ha invece evidenziato che la norma, attinente la licenza straordinaria per malattia, prevede che la durata della stessa debba coincidere con i giorni di riposo riportati sul certificato medico.
La risposta alla nostra segnalazione, se pur tardiva, è arrivata. Lo stato Maggiore ha infatti scritto ai comandi dei reparti da noi menzionati rilevando "[...] una non uniforme applicazione [...]” della norma e rappresentando "[...] la necessità di assicurare l’uniforme puntuale applicazione della citata direttiva, laddove espressamente prevede che, per assenze dovute a infermità o malattie documentate da idonea certificazione medica, la stessa debba essere considerata di durata pari a quella della prognosi riportata sulla certificazione medica che attesta la necessità di cure a carico del destinatario”.
Siamo dunque molto soddisfatti perché lo SMA ha chiaramente confermato quanto da noi sostenuto.
Tuttavia, la suddetta comunicazione, che chiarisce la corretta modalità di attribuzione della straordinaria per malattia, non è stata divulgata ad ogni livello dai vari comandi e pertanto il personale, disinformato, rischia di continuare ad essere inconsapevolmente penalizzato da una errata applicazione della norma.
Continueremo perciò a monitorare la situazione, a tutela degli interessi dei nostri iscritti.
