IL SIAM CONTRO PERSOMIL: GIU’ LE MANI DALLE TASCHE DEI COLLEGHI.
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Il SIAM sta ricevendo numerose lamentele da parte dei propri iscritti circa un preavviso di rigetto, inoltrato dalla Direzione Generale per il Personale Militare, in merito a richieste di sussidio – a norma della circolare M_D AB05933 REG2023 0346271 del 12.06.2023 – presentate dai colleghi nel corso del 2024.
In particolare, la Direzione Generale sta contestando (e non pagando) le fatture saldate/liquidate tramite finanziamenti personali.
Tale modalità di pagamento non è contemplata tra i motivi di esclusione per la concessione del beneficio, tanto è vero che i Comandi degli Enti interessati hanno regolarmente trasmesso le istanze presentate dal personale richiedente l’erogazione del sussidio alla Direzione Generale mentre avrebbero dovuto rifiutarle qualora ritenute infondate.
Le istanze sotto accusa, inoltre, in alcuni casi sono state rigettate da Persomil a distanza di oltre 18 mesi dalla loro presentazione, impedendo al personale interessato di integrarle/ripresentarle. Una vergogna!
Altro punto dolente e molto grave è che la circolare non prevede un termine congruo per poter presentare l’istanza in quanto la stessa stabilisce che “la domanda di sussidio va presentata al Comando o Ente di appartenenza debitamente datata e sottoscritta, entro l'anno di sostenimento della spesa”.
In alcune circostanze, la domanda potrebbe coincidere con l’evento (si pensi ad un funerale o ad una spesa improvvisa avvenuta il 31 dicembre dell’anno di riferimento). Sembrerebbe, pertanto, logico e congruo prevedere un termine minimo oltre la conclusione dell’anno solare – ipotizziamo ad esempio 30 giorni – per dare l’opportunità al personale di poter presentare l’istanza per il rimborso. Un diritto sacrosanto dei colleghi che non possono rimettere di tasca propria cospicue somme di denaro a causa di una circolare lacunosa e mal scritta.
Il SIAM ha chiesto a Persomil una revisione urgente della normativa e che ai colleghi ai quali sono state inviate le richieste di integrazione o rigetto, sia data la possibilità di essere rimessi nei termini per poter ripresentare un’istanza relativamente alle spese effettivamente sostenute al 31 dicembre 2024.
SIAM Ufficio Stampa
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