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#CORONAVIRUS: IL SIAM CHIEDE ALL'AM DI DISTRIBUIRE LE DOTAZIONI DPI

13-03-2020
Il SIAM apprezza e sostiene gli sforzi messi in atto da tutte le componenti dell’Aeronautica Militare per contrastare la diffusione del COVID-19. In questo quadro è chiaro che alcune attività istituzionali risultino incomprimibili e, pertanto, difficilmente rimodulabili sia negli orari che nel numero degli operatori impiegati. A fronte di ciò, riteniamo che debbano comunque essere adottate tutte le misure idonee a ridurre al minimo i rischi per la salute e sicurezza del personale, nonché dei propri familiari, applicando quanto previsto dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 in tema di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; al contempo, si richiede di procedere ad un immediato aggiornamento della valutazione dei rischi connessi a tale situazione di emergenza, nella consapevolezza che, a norma di legge, quest’ultimo aspetto non possa assolutamente essere derogato. Ciò consentirà di attribuire specifiche responsabilità circa il rispetto di tutte le disposizioni per prevenire il contagio e limitare fantasiose interpretazioni che ci vengono quotidianamente segnalate. Di conseguenza, nelle situazioni connesse alla “salvaguardia delle funzioni essenziali” ed in particolare laddove si concretizzi la convivenza di due o più persone nel medesimo ambiente di lavoro e, soprattutto, qualora non possa essere assicurato il rispetto della distanza minima di sicurezza, quali potrebbero essere i Corpi di Guardia, le Sale Operative, le Sale per il Controllo del Traffico Aereo, Velivoli, Automezzi, etc., il personale dovrà necessariamente essere dotato di idonei dispositivi di protezione individuale (D.P.I.), quali guanti monouso, mascherine con adeguati filtri di protezione e occhiali protettivi. Ricordiamo che la responsabilità dell’attuazione delle norme richiamate dal citato Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (T.U.S.L.), unitamente all’utilizzo dei previsti dispositivi di protezione, 2 risulta essere in capo a tutta la catena gerarchica, a partire dal singolo lavoratore sino ad arrivare al datore di lavoro, passando per il preposto e il dirigente. Anche solo l’omessa denuncia di misure adeguate a prevenire il verificarsi di incidenti sul lavoro o atte ad impedire l’insorgere di patologie connesse alla mansione svolta, comporta sanzioni di tipo penale ed amministrativo. Chiediamo, pertanto, al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare di intervenire per garantire l’applicazione puntuale di tutte le misure di sicurezza necessarie ad assicurare il rispetto della normativa vigente e, soprattutto, volte a tutelare la salute e sicurezza del personale, nonché dei propri familiari. ECCO LA LETTERA INVIATA AL CAPO DI SMA

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