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ANCORA ALLOGGI FATISCENTI PER PERSONALE IN QUARANTENA. IL SIAM (RI)SCRIVE AI VERTICI MILITARI

30-12-2020

Descrizione: Vergognosa situazione alloggiativa per il personale militare posto in quarantena a Furbara. Bungalows per soggiorni estivi dati in pieno inverno.

Questa volta è il turno del 17° Stormo di Furbara dove in pieno periodo di festività natalizie viene alloggiato personale militare posto in quarantena per il successivo invio in OFCN in condizioni irriguardevoli non più sopportabili in una forza armata che in ogni circostanza si dichiara 4.0!!

Alcuni nosti iscritti ci hanno segnalato che il personale posto in quarantena preventiva si trova in una situazione alloggiativa indecente per il decoro non solo di chi veste una divisa ma anche della dignità di una persona qualunque.

Infatti i colleghi in questione sono stati sistemati nei bungalows normalmente utilizzati per i soggiorni estivi, che in quanto tali  sono privi di sistemi di riscaldamento e lasciano il personale al freddo dell'inverno e risultano essere strutturalmente inadeguati ad offrire il minimo riparo dal freddo invernale.
In tale situazione gli occupanti stanno trascorrendo le notti battendo i denti per il freddo.
 
Come se non bastasse poi, i medesimi ambienti risultano sporchi e le porte di accesso spesso permettono all’acqua piovana di entrare; i bagni sono in condizioni igieniche che descrivere come inadeguate non aiuta a rendere a pieno la situazione!
 
Sebbene il personale del reparto si stia adoperando come può per lenire i disagi della situazione, con le poche risorse a disposizione (vedasi le difficoltà della riapertura della mensa dopo mesi di chiusura), la situazione viene ancor più acuita dalle parole di qualche ufficiale dirigente, che inopinatamente intima ai malcapitati di non lamentarsi più di tanto, considerando che a suo dire la corresponsione del CFI serve proprio a compensare questo tipo di disagio, dimostrando in tal modo una grave lacuna sulla ratio della norma in questione.
 
Risulta poi inspiegabile il motivo per cui il periodo di isolamento invece dei canonici 14 giorni sia stato previsto invece, nel caso specifico, a 18 giorni!
 
Come SIAM continuiamo ad evidenziare che il personale di altre Forze Armate continua a svolgere i medesimi periodi di isolamento presso strutture alberghiere convenzionate appositamente, quindi in ben altre condizioni di comfort. Riteniamo altresì che a monte di tutto ci debba essere il rispetto per la dignità umana, cosa che in questo caso appare del tutto assente.
 
Solo per rispetto dell’immagine della Forza Armata evitiamo di mostrare le foto del degrado degli ambienti in cui il personale è alloggiato.
 
Ci domandiamo se questo tipo di sistemazione sarebbe stato tenuto in considerazione anche per ospitare alti gradi della gerarchia militare.
 
A noi non pare normale che personale militare comandato di servizio debba essere trattato in questo modo. 
Per quale ragione vengono ancora dichiarati idonei alloggi che di idoneo non hanno più nemmeno il nome?
 
Oltretutto, in queste condizioni le probabilità che il personale si ammali prima di partire per i teatri operativi, è estremamente elevata, rendendo di fatto vana tutta la pianificazione dell’operazione, con notevole dispendio in termini di risorse economiche e personale.
 
Chiediamo che siano adottate urgentemente tutte le misure necessarie per consentire al personale in isolamento di fruire di alloggi adeguati agli standard previsti per la dignità e l’igiene della persona. Inoltre che siano adottate tutte le misure necessarie a consentire che gli interessati possano accedere ai servizi minimi di ristoro durante tutto l’arco della giornata.
 
Questo ennesimo e grave accadimento riapre la vecchia questione dell'idoneità di moltissimi alloggi militari dedicati al personale inviato in missione, alle scarse risorse stanziate e alla oramai assodata responsabilità dei vertici per una cattiva gestione del parco alloggiativo accompagnato dall'ostinazione di taluni Comandanti a voler dichiarare idonei alloggi che di idoneo non hanno più nemmeno il nome!
Il SIAM ha inviato al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica una lettera con la denuncia dell'accaduto nella speranza che intervenga con urgenza per ridare subito dignità al personale militare che con spirito di sacrificio opera e lavora in silenzio nel rispetto delle istituzioni che rappresentano.
 
IL SIAM
 
 

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