Aggiornamento OD-1: ancora limitazioni per i VFI
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Descrizione: Nel settembre 2024, il SIAM ha segnalato ai vertici militari le eccessive restrizioni imposte ai Volontari in Ferma Iniziale (VFI) in alcuni Enti.
Nel settembre 2024, il SIAM ha segnalato ai vertici militari le eccessive restrizioni imposte ai Volontari in Ferma Iniziale (VFI) in alcuni Enti.
In risposta, lo Stato Maggiore dell'Aeronautica ha comunicato che era già in corso un aggiornamento delle linee guida per chiarire alcuni aspetti della vita quotidiana nei reparti.
La nuova direttiva OD-1, edizione dicembre 2024, introduce effettivamente alcune novità:
- Libera uscita e permessi. La precedente OD-1 (2013) prevedeva la libera uscita “dopo il pasto serale nei giorni feriali” e con orari fissati dal Comandante nei festivi. La nuova direttiva stabilisce che la libera uscita venga concessa secondo turni e orari definiti dal Comandante di Corpo, che mantiene la facoltà di limitarla o sospenderla in “casi eccezionali”, senza che tali circostanze siano però specificate. È prevista anche la possibilità di anticipare o prorogare la libera uscita tramite concessione di permessi. L'art. 741 del TUOM prevede però che sia ciascuna Forza Armata a stabilire turni ed orari di libera uscita e non i Comandanti degli Enti, a cui invece riconosce esclusivamente la possibilità di anticiparla o prorogarla. In sostanza lo SMA continua ad attribuire ampia discrezionalità ai Comandanti, demandando loro la responsabilità di limitare la libertà personale dei Volontari, che potrebbe configurarsi come violazione dell'art. 13 della Costituzione Italiana.
- Alza bandiera, sveglia e silenzio. Non ci sono variazioni per quanto riguarda l'alzabandiera: e' il Comandante che ne dispone la partecipazione di tutto il personale dell’Ente, compresi i VFI (e non in via esclusiva e discriminatoria come accade in alcune basi). La nuova direttiva introduce invece dettagli sulla sveglia, che deve avvenire almeno 30 minuti prima dell’alzabandiera. Ai Militari di Truppa con meno di 12 mesi di servizio si applicano disposizioni specifiche, tra cui il dovere di alzarsi, curare l'igiene personale, vestirsi con l’uniforme prescritta e riordinare l’alloggio. Per il silenzio, è previsto lo spegnimento delle luci negli alloggi condivisi e l’attivazione dell’illuminazione notturna. Inoltre, all’orario del silenzio, i militari non possono allontanarsi dalla zona antistante i propri alloggi senza autorizzazione, salvo casi di urgenza o necessità.
- Contrappello. La nuova OD-1 specifica che la “ritirata” coincide con il termine di rientro dalla libera uscita. I militari ritardatari devono presentarsi dal Sottufficiale di Giornata (in sua assenza, all'Ufficiale di Ispezione) o, se impossibilitati, avvisare tempestivamente per telefono. Non viene prevista l’operazione giornaliera del “contrappello”, che alcuni Comandanti continuano ad imporre ai VFI con meno di 12 mesi di servizio e, in alcuni casi, anche a coloro con maggiore anzianità che fruiscono degli alloggi militari.
L'aggiornamento della OD-1 garantisce maggiore uniformità di trattamento tra i Volontari in Ferma impiegati in Enti diversi, ma continua a discriminarli rispetto al resto del personale militare, limitandone ingiustificatamente le libertà personali.
Oltretutto i VFI, oltre a subire restrizioni fuori dal servizio, subiscono un trattamento prevaricante anche durante il servizio. Non vedono rispettato il limite di 36 ore settimanali previsto dal loro stato giuridico, spesso lavorando il doppio o il triplo per un’indennità forfettaria di appena 100 euro al mese. Inoltre, restano irrisolte altre problematiche tra cui: la mancata concessione delle 150 ore di diritto allo studio; la mancata retribuzione della tredicesima mensilità; il mancato riconoscimento del giorno di recupero della giornata non lavorativa quando il servizio viene svolto di sabato; l’assenza della indennità di disoccupazione (NASpI) al termine dei tre anni di ferma; la possibilità di ricevere il Trattamento di Fine Servizio solo riscattando, a proprie spese, gli anni svolti come Volontario al servizio dello Stato.
Queste ed altre limitazioni e criticità, col passaparola tra giovani, non staranno forse contribuendo al forte calo delle domande di arruolamento quale Volontario nella Forza Armata Azzurra?
Il SIAM chiede con fermezza ai vertici politici e militari di riconoscere ai Volontari di Truppa in ferma lo status di professionisti a tutti gli effetti, con il pieno rispetto dei loro diritti fondamentali, in particolare del diritto del militare di disporre pienamente del proprio tempo libero dal servizio.
Continueremo a portare avanti questa ed altre battaglie in ogni sede possibile, per garantire la tutela dei VFI, del loro futuro e del futuro della Forza Armata.
SIAM - Ufficio Stampa
